Disconnettiamo il potere. Con gentilezza Written by antoniorapezzi View this post on Instagram Il potere politico o economico o burocratico accresce il potenziale nocivo di una persona stupida. Pensate a quante persone stupide detengono il potere nel mondo. Ora ce n’è una di meno. Ma intanto io voglio quel poco di potere che dovrebbe curare la nevrosi e invece ahimè la espande ai desideri dei mediocri. Adesso avete voi il potere. Adesso avete voi supremazia, diritto e polizia. Gli dei, i comandamenti ed il dovere. Purtroppo, non so come, siete in tanti e molti qui davanti ignorano quel tarlo mai sincero che chiamano ‘pensiero’. Dentro le stanze del potere, l’Autorità va a tavola con l’Anarchia mentre il ritratto della Verità si sta squagliando e la vernice va via. Fucina di potere temporale, unico abominio clericale. Delirio onnipotente, dominio che sovrasta. Efficienza d’inetto, burocratica casta. Stiamo favorendo il potere, i soci vitalizi del potere ammucchiati in discesa a difesa della loro celebrazione. Per quello che abbiamo fatto, per come lo abbiamo rinnovato, il potere ci è grato. Ma voi che siete il potere, volete essere giudicati? Volete essere assolti o condannati? Il potere è l’immondizia della storia degli umani e, anche se siamo soltanto dei romantici rottami, sputeremo in faccia all’ingiustizia giorno e notte. Intanto io sogno di potere. Di potere andare via. Vorrei tirarmi indietro perché il male e il potere hanno un aspetto così tetro ed io non voglio rinunciare ad un po’ di dignità, perché bisogna farne di strada per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni. Così ho deciso che toccava a me e ho capito che Dio mi aveva dato il potere di far tornare indietro il mondo. Occasioni di beffe ce ne sono a bizzeffe. Ribellarsi è un dovere. Disconnettiamo il potere! Agire, pensare, parlare, esplorare ogni capanna del villaggio globale. È la parola la realtà popolare che ha dentro un potere tremendo, la stessa forza della dinamite. Il potere del canto. Il canto é potere e si bagna come un prato, si arrampica sugli alberi, spezza ogni inganno in una terra di sognatori. Attenzione però dentro questa storia ci siamo tutti. È il potere che offende, disconnettiamolo con la forza della parola. Con gentilezza. A post shared by Antonio Rapezzi (@antoniorapezzi) on Nov 11, 2020 at 9:29pm PST PubblicitàCondividi:TwitterFacebookMi piace:Mi piace Caricamento... Correlati Rispondi Cancella risposta Scrivi qui il tuo commento... Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso: E-mail (obbligatorio) (L'indirizzo non verrà pubblicato) Nome (obbligatorio) Sito web Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. ( Chiudi sessione / Modifica ) Stai commentando usando il tuo account Facebook. ( Chiudi sessione / Modifica ) Annulla Connessione a %s... Notificami nuovi commenti via e-mail Mandami una notifica per nuovi articoli via e-mail Δ