La libertà non è partecipazione…agli utili.

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Il tempo sta cambiando ma i giorni non accelerano, diventano più scuri e si raffreddano e non pensare mai che tu stia correndo: è solo tutto il resto che si sta fermando. Tu che vali forse più di un regno, sei la chiave della libertà. La libertà di ridere. Su ridi più che puoi anche se non si può ridere in mezzo a tutti questi guai, in questo immenso smarrimento dove c’è qualcosa che non va. Forse sarà l’età o forse sarà la voglia di libertà. Oltre le mura delle città un orizzonte insegue un orizzonte. Gli spazi sono fatti per andare e la tua libertà, se vuoi, la puoi trovare. Ma attento che la libertà non è star sopra un albero, non è uno spazio libero, non è neanche avere un’opinione. Libertà è partecipazione ma non partecipazione agli utili. È un urlo, un canto, un muro di dolore. Non aver paura di scoprire le libertà che non vuoi avere. Non farti prendere dalla noia e altre amenità. Cerca di stare in gruppo, la tranquillità è importante ma la libertà è tutto. Sai che fortuna essere liberi, essere passibili di libertà che sembrano infinite anche quando la bandiera rossa trionferà solo sulla costa del mare in tempesta, agitata e scolorita, e ciò che speri ti sfugge come sabbia tra le dita. Quanto conta essere liberi e qual è il prezzo della libertà? Dimentichiamolo l’insormontabile scarto che fissa il prezzo della nostra libertà. Perché la voglia di libertà oggi è anche bisogno di confusione ma non è colpa mia, non saltatemi addosso se non ho ancora imparato che, se l’obbedienza è dignità, fortezza e la saggezza assomiglia all’ingenuità, la libertà è una forma di disciplina. Questa libertà se vuoi la puoi avere, la trovi nella mappa, non restare tra la gente distratta. Puoi trovare la connessione che ti lega a tutte le altre persone. Prendi a calci le paure, quelle vecchie macchie scure e cantala la libertà, difficile, mai data, che va sempre difesa, sempre riconquistata. Sento su di me la mia libertà, ha un cuore bianco ma io sono in guerra contro quasi tutti e non ho paura di essere in minoranza. Non temo il sentimento di allontanamento e sono sempre in sintonia col zero cinque percento perché sono convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.

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